Ho scritto un... Manoscritto

Primo lettore

In questi giorni ho imparato una lezione importantissima sulla mia carta, su ciò che ho scritto (un altro modo di dire sulla mia pelle). Al primo impatto col riscontro ricevuto dal lettore pensavo di aver avuto conferma di un mio pensiero, ovvero che il mio manoscritto non piacerà a tutti. Mi ero dispiaciuta perché un limite che ho sempre creduto avesse il mio manoscritto si stava materializzando veramente. Ero ormai rassegnata a questo limite però… stava diventando un difetto, una mancanza, solo che non riuscivo a vederlo da sola. Grazie al mio primissimo lettore di fiducia ho potuto vedere come le mie parole fossero percepite realmente, perché tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.

Il primo riscontro con questo primo lettore mi ha scoraggiata non ve lo nascondo, perché sentivo di aver fallito dove credevo di avercela fatta, dove ero sicura di esserci riuscita, dove davo per scontato sarei riuscita. In realtà agli occhi di una persona estranea arrivano le mie parole scritte, non tutto il castello mentale che ho in testa. E le parole erano asciutte, senza personalità. Ed era vero. Il limite che ho sempre dato per scontato si è dimostrato invece un ostacolo superabile ma che anzi se sistemato porta un grosso miglioramento.

Parlare con questo primissimo lettore mi ha fatto capire le potenzialità del mio manoscritto e senza un occhio esterno avrei inoltre fallito proprio dov’ero sicura di avercela fatta! Sembra assurdo ma è così! E grazie a questo consiglio che prima mi ha messa in difficoltà, ora ho una nuova chiave che posso usare per migliorare il mio manoscritto. Perché se da una parte di primo impatto quel riscontro è negativo, dall’altra parlando con quella persona ho capito cosa manca e adesso che lo so posso aggiungerla!

Dopo questa primissima esperienza non posso che essere contenta di far leggere il mio manoscritto ai lettori di fiducia prima di pensare a qualsiasi altro passo successivo, perché loro mi daranno degli spunti che non avevo notato o non mi ero accorta che non si notassero abbastanza.

Ho anche imparato un’altra cosa importantissima: è più utile un’osservazione che mette in luce una debolezza di un parere che ti loda soltanto. Prima lo sapevo leggendo le opere degli altri, oggi l’ho sperimentato sul mio scritto e sono convinta di questo.

Con questo ulteriore tassello da aggiungere so che dovrò fare anche una quarta revisione. Adesso sto facendo la terza e sto curando la sintassi, refusi, parole ripetute, frasi da girare o riscrivere, snellire ecc. Nella quarta dovrò guardare il contenuto e non vi dico altro. Potrei fare entrambe in una volta sola? Sì, ma visto che voglio essere sicura di farle al meglio preferisco concentrarmi su un diverso aspetto alla volta. E dopo la scoperta di oggi… wow! Non vedo l’ora di migliorare il mio manoscritto perché so che questa revisione se uscirà come spero darà una nuova svolta (inaspettata) al mio manoscritto!

Speriamo in bene, dita incrociate e l’importante è non avere fretta, non bruciare le tappe perché so che questo manoscritto è già migliorato rispetto a un mese fa e non ho neanche finito di fare ciò che ho in mente.

Ringrazio la mia lettrice e amica L. per i preziosissimi consigli!

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