Il tesoro è nei ricordi. Diario di un amore felino, La me scrittrice

Le varie versioni de “Il tesoro è nei ricordi. Diario di un amore felino”

Buongiorno a tutti sono Elena e voglio mostrarvi qualche retroscena riguardo la lavorazione del mio libro  Il tesoro è nei ricordi. Diario di un amore felino pubblicato in esclusiva su Amazon KDP.

Ho iniziato a scriverlo il 2 gennaio 2022 sull’agenda che vedete in alto a sinistra (ormai avete capito che mi piace il blu, vero?). In quei primi giorni scrivevo con la disperazione e l’abisso nel cuore perché avevo perso da pochissimo la mia amata micia Muschy. Ricordare era doloroso, ma speravo che potesse portare a qualcosa, se non altro all’elaborazione del lutto che dovevo compiere. Ho scritto di getto, senza curarmi della forma, della sequenza temporale o altro e ho diviso per colori i fatti in base alla sistemazione finale che avrebbero avuto perché ancora non avevo pensato a pubblicare un libro, stavo soltanto scrivendo un diario per me: in rosso la parte iniziale, in nero la parte su Nanà, in verde quella su Nanà e Muschy = Naschy e in blu quella su Muschy. In quella prima versione ho cercato di richiamare alla memoria tutto ciò che potessi ricordare, io non c’ero proprio, se non nel senso di colpa provato nei momenti dei lutti. Era una sorta di lista di eventi e ricordi, però non era bene ordinata, anzi era una confusione totale e per cercare di mettere una sorta di ordine cronologico ho numerato le pagine dell’agenda e quando mi veniva in mente qualcosa lo aggiungevo e lo rimandavo alla pagina dove avrei dovuto inserirlo. Ricordo su ricordo, ho aggiunto una parte in fondo all’agenda di impressioni a caldo del lutto che stavo vivendo, che sarebbe diventato il capitolo “Dopo“.

Una volta riempita l’agenda, giunta ormai a dicembre del 2022, ho pensato che da lì a qualche anno io stessa non ci avrei più capito nulla. Stavo scrivendo qualcosa per ricordare, ma tra vent’anni sarei stata sicura di riuscire a districarmi in tutta quella serie di asterischi e rimandi? No, così ho deciso di trascrivere tutto a PC, lo stesso che diversi anni fa usai per scrivere la mia tesi di Laurea. Nella trascrizione feci un primo editing importante e iniziò di più a somigliare a un libro vero e proprio. Era ancora presto per arrivare alla versione definitiva: restava una sequenza asciutta di fatti narrati. Mancava l’anima del libro, il mio punto di vista. Così, passaggio dopo passaggio, a ogni rilettura aggiungevo cose: dal mio punto di vista ad altri ricordi che mi erano nel frattempo tornati alla mente; dalla presentazione delle protagoniste al simbolo su cui ho pensato parecchio perché volevo che fosse una sorta di guida grafica nel libro. In quel lungo processo di letture su riletture, editing e correzioni, ho iniziato a pensare che forse potesse essere un libro leggibile anche da altri. Una persona un tempo vicina lesse una primissima versione del libro e ciò che mi disse, le emozioni provate e quanto la lettura l’aveva coinvolta, andarono ben oltre le mie aspettative, perché secondo lei era un peccato che quel libro restasse solamente privato.

Dopo varie lavorazioni il 10 giugno 2023 ho deciso di stampare quella che sarebbe stata la primissima copia in assoluto del mio libro. Mi servì per vedere se ero capace di cavarmela da sola per la realizzazione del libro e quando aprii il pacchetto di Amazon mi emozionai nell’avere tra le mani quella copia. Per il momento mi bastava così, avevo raggiunto il mio scopo di raccogliere i ricordi delle mie micie. In più avevo troppa paura di espormi al mondo, al suo giudizio. Poi ho pensato che dovevo provarci, spinta anche dall’incoraggiamento di alcune persone a me vicine.

Un mese dopo circa mi sono affidata a una campagna di crow-founding per la pubblicazione del mio libro, perché ero troppo insicura di me stessa, temevo di fare un completo buco nell’acqua. In quel periodo pensavo di non avere più nulla da scrivere, poi però mi sono resa conto che mancavano ancora alcune cose importanti, così il libro aumentava sempre più, con nuove pagine e contenuti. Allo scadere della campagna, sebbene abbia fatto di tutto pur di arrivare all’obiettivo, mi sono resa conto che non era il modo migliore per me di arrivare al mio pubblico. Mi sono presa ancora qualche mese per decidere se provarci da sola oppure no. Il mio desiderio era sempre uno: far conoscere le mie micine ad altre persone, sperando che siano contente della lettura. Avevo in mente ciò che volevo ottenere, dei miei limiti e delle mie possibilità, così ho deciso di provarci. Ho lavorato con l’idea di pubblicarlo il 27 marzo 2024 (data scelta non a caso) e ce l’ho fatta. Ho perfino cambiato quello che mi sembrava potesse dare un’interpretazione o un’idea sbagliate una settimana prima della pubblicazione.

Da quel momento sto ricevendo riscontri positivi ed entusiasmo che mi stanno motivando a continuare a scrivere. Prima della morte di Muschy stavo pensando a un romanzo su Alessandro Magno, idea prima accantonata per dedicarmi a #ITÉNR e poi perché non mi ritenevo all’altezza, però avevo anche altri progetti di scrittura. In questo periodo sto appuntando tutte le idee e avrei gli spunti per altri sei libri (almeno), di vario genere e tema che non so in quanto tempo riuscirei a scrivere e se mai diventeranno un libro. Per il momento li lascio lì e il tempo mi dirà se saranno destinati a diventare qualcosa di più. Sto scrivendo qualcosa e di quei sei progetti ce ne sono 2-3 che sono in fase di scrittura. Sono una perfezionista e non riesco a fare qualcosa tanto per, quindi anche un libro semplice voglio che sia accurato e fatto bene, che sia il massimo di ciò che riesco a fare.

Una promessa che mi sono fatta è quella del non cambiare nulla una volta che il libro è pubblicato. La prima copia acquistata su Amazon sarà identica all’ultima copia. Questo per due motivi: nel continuare a modificare qualcosa, anche se piccolo, mi sembra di prendere in giro i miei lettori, soprattutto quelli che mi hanno dato fiducia fin dall’inizio; e perché se c’è qualche errore, refuso o quant’altro è colpa mia e vuol dire che dovevo fare maggiore attenzione prima di dare il testo alla stampa. Il sunto dei due motivi è che la perfezione non esiste, specialmente in queste cose, e devo accettare che non posso arrivarci, al tempo stesso però so per certo che ho ancora molto da imparare e quindi mi aiuta qualsiasi critica o suggerimento purché costruttivi. Per l’idea che ogni testo debba esprimere il mio massimo fattibile, ho continuato a sistemare refusi o quant’altro fino a quando ho potuto modificare le versioni caricate su Amazon KDP.


Tra la primissima versione del testo e quella che forse avete tra le mani ci sono delle differenze, non solo nella copertina e nel formato, ma anche nel contenuto. L’immagine di sfondo è la stessa, soltanto che nella prima versione non l’ho modificata mentre l’ho fatto nella definitiva; ho cambiato quella delle gatte perché volevo che spiccassero di più. Il formato della versione definitiva è 14 x 21.49 cm e l’ho scelto non a caso, perché 13.8 x 21.5 cm è il formato della trilogia di Mary Renault su Alessandro Magno recentemente pubblicata da Mondadori. Mi credo una grande scrittrice come la Renault? Assolutamente no, ma è un mio piccolo modo per rendere omaggio a una trilogia tanto attesa su un personaggio che è parte della mia vita. Fin dal principio ho pensato a lungo sui font o caratteri da utilizzare nel libro e dopo una scelta molto lunga, fatta di decisioni, ripensamenti, dubbi e solo alla fine certezze, ho deciso di utilizzare quei due perché volevo che il titolo fosse chiaro e il testo elegante senza usare il solito EB Garamond sebbene volevo che lo ricordasse.

Preferite la prima versione del libro o quella finale?

Continuate a seguirmi per altre curiosità sul mio libro. Grazie a tutti!

Il mio libro su Amazon: Il tesoro è nei ricordi. Diario di un amore felino

https://amzn.eu/d/7EvoZDE

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