Ti ho regalato il mio libro, cosa per me importantissima e me ne hai parlato in modo soltanto scherzoso, facendo le tue solite battutine. Fosse successo una volta non ci avrei dato peso, ma è successo due volte e ho capito che non andrai tanto oltre nella lettura e non arriverai all’anima di ciò che ho scritto. Mi dispiace.
Perché mi ostino a mandare messaggi a chi non interessa sentirmi? O a chi quando cerco di intavolare un discorso mi risponde a smiley o sticker? Quando capirò che devo finirla?
C’è chi trova il tempo per scrivere poemi sui socials ma non per rispondermi due righe in un messaggio. Questione di priorità.
Non devo attirare la tua attenzione per averla. O me la “concedi” di tua spontanea volontà, oppure lascio perdere.
Dove non ti valorizzano, dove non sfruttano appieno le tue capacità, non riuscirai mai a fare bene come vorresti.
Evitate di farmi complimenti spudoratamente falsi. Converrete di sicuro anche voi che servono a poco.
L’entusiasmo per le cose veramente importanti di chi è importante per te a volte è tutto.
Chi non ha o non può, non gli resta che rosicare.
Alcuni non sanno dire di “no” e quando dovrebbero dirlo spariscono per evitare di farlo.
Life Is Like A Wave Who Rises and Falls 