Buongiorno sono Elena e benvenuti in questi piccoli post curiosi perché alcune cose che vi racconterò vi faranno sicuramente ridere ma purtroppo ormai ho capito che il sito su Alessandro Magno da una parte è quello che mi dà più soddisfazioni ma pure più grattacapi e in parte delusioni. In questo sono più libera di scrivere un po’ di più di me stessa, spesso giocandoci su, ma purtroppo è così. Mi piace dire che attorno ad Alessandro ruotano le persone più strane e… sembra proprio che alcune le abbia incrociate! Quindi se volete conoscere qualche (dis)avventura di un’appassionata di Alessandro Magno restate connessi su questa rubrica! Ovviamente non riporterò nomi o elementi espliciti perché voglio mettere in luce dei fatti che accadono a chi naviga nel web. Perché con quel sito sono a disposizione degli autori o a chi mi cerca per pubblicizzare la sua opera, però non voglio essere presa in giro o prendere in giro chi mi legge. Come dico sempre, faccio tutto ciò per passione, non lavoro per l’ufficio stampa di Pinco Pallino quindi desidero essere coerente con ciò che penso perché a dire ciò che si pensa senza inventare frottole non si sbaglia, ma al massimo ne nasce una discussione che può anche essere costruttiva. Comunque, veniamo al primo caso che vi voglio raccontare, magari in futuro vi parlerò anche di altro successo in passato perché ahimè questo non è stato il primo caso in cui mi sono sentita presa in giro o usata!
Mi cerchi esordiendo che mi segui da tanto e visto che pubblicizzo gli altri libri in uscita posso farlo anche con il tuo libro. Mi dai anche una trama molto abbozzata del tuo libro dalla quale capisco solo che parla di Alessandro. Ti rispondo con gentilezza, salutandoti, chiamandoti per nome e presentandomi (visto che tempo fa mi hai scambiata per un uomo che vive in Grecia… come dire, ho un account su Alessandro non sono Alessandro!!), ti spiego quali sono le mie difficoltà nel reperire e leggere il tuo libro che non è appena uscito e l’unico modo in cui posso parlarne è con una recensione. Annuncio o cerco di annunciare ai miei lettori i libri che stanno per uscire o che sono usciti da non più di due-tre mesi perché non ha senso annunciare libri che sono usciti anni fa, anche perché non finirei più e se mi segui come dici di fare dovresti saperlo. A distanza di qualche ora però ti dico una soluzione che mi é venuta in mente, però dopo giorni ancora taci e non mi hai più risposto. Grazie per la “gentilezza” dimostrata e scusami se non ti ho risposto fin da subito come avevi immaginato.
Un comportamento del genere è irritante perché manca di educazione in primis ma facciamo finta di ignorare questo fattore perché è cosa purtroppo normale nei social media. In secondo luogo metti come prima cosa il “visto che ti seguo da tempo e visto che tu fai così allora puoi farlo anche col mio libro” ma non ti piace la mia risposta perché ti spiego quali sono le difficoltà nel leggere un libro con una caratteristica ben precisa senza contare che non so quanti dei miei lettori potrebbero leggere il tuo libro proprio a causa di quella caratteristica. Una cosa irritante secondo me è il chiedere senza chiedere: ti sarebbe costato dirmi una cosa del tipo “vorresti parlare anche del mio libro?” Un po’ di gentilezza non guasta mai ma anzi predispone in modo diverso le persone. Ad ogni modo qualche ora dopo ho trovato una soluzione che potrei fare così da dare spazio anche a te perché alla fine è ciò che voglio fare col sito, aiutare per quanto possibile gli autori che mi chiedono aiuto. Solo che sembra che hai iniziato a ignorarmi perché non rispondi più, allora sai cosa ti dico? Ciao.