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Recensione: “L’amica geniale” (L’amica geniale #1) by Elena Ferrante

Buon pomeriggio! Oggi vi parlo di un libro di cui sentirete parlare spesso in questo periodo grazie alla tanto attesa serie tv:

L’amica geniale di Elena Ferrante

 

Il romanzo comincia seguendo le due protagoniste bambine, e poi adolescenti, tra le quinte di un rione miserabile della periferia napoletana, tra una folla di personaggi minori accompagnati lungo il loro percorso con attenta assiduità. L’autrice scava nella natura complessa dell’amicizia tra due bambine, tra due ragazzine, tra due donne, seguendo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i buoni e i cattivi sentimenti che nutrono nei decenni un rapporto vero, robusto. Narra poi gli effetti dei cambiamenti che investono il rione, Napoli, l’Italia, in più di un cinquantennio, trasformando le amiche e il loro legame. E tutto ciò precipita nella pagina con l’andamento delle grandi narrazioni popolari, dense e insieme veloci, profonde e lievi, rovesciando di continuo situazioni, svelando fondi segreti dei personaggi, sommando evento a evento senza tregua, ma con la profondità e la potenza di voce a cui l’autrice ci ha abituati. Si tratta di quel genere di libro che non finisce. O, per dire meglio, l’autrice porta compiutamente a termine in questo primo romanzo la narrazione dell’infanzia e dell’adolescenza di Lila e di Elena, ma ci lascia sulla soglia di nuovi grandi mutamenti che stanno per sconvolgere le loro vite e il loro intensissimo rapporto.

 

Letto dal 3 al 6 novembre 2018

4 stelle! Ma sono sicura che i prossimi libri saranno da 5 stelle!

 

Attenzione: spoiler sulla trama.

 

Era da tanto tempo che volevo leggerlo però ho aspettato un po’ ad iniziarlo perché avevo paura che non mi piacesse, ma invece questo libro scorre che è un piacere. Al tempo stesso però volevo leggere prima il libro di vedere la serie tv quindi, non volendo rischiare di spoilerarmi la trama l’ho letto prima che si inizi a parlarne troppo sui giornali.

Seguiamo la storia di Elena Greco e Lila Cerullo fin dalla loro infanzia in una Napoli degli anni 50’-60’ e in un dedalo di personaggi del quartiere delle due bambine. C’è qualcosa che non mi è piaciuto in questo libro? No, anzi finisce ma non finisce perché si ha proprio l’impressione di aver appena iniziato a conoscere veramente queste due adolescenti e si vuole saperne di più.

Quello che mi è piaciuto moltissimo è l’ambiguità che la Ferrante crea tra le due protagoniste. La storia è narrata dal punto di vista di Elena, Lenù, che pur vivendo in una famiglia povera riesce ad andare avanti a studiare alle scuole superiori. Lila invece, che era la brillante autodidatta e che si divorava chissà quanti libri presi in prestito dalla biblioteca, non può proseguire gli studi e si butta in una relazione con Stefano in modo da garantire alla sua famiglia un po’ di benessere. C’è una frase della maestra Oliviero che mi ha colpito moltissimo però credo che descriva solo in parte la profondità di Lila:

“La bellezza che Cerullo aveva nella testa fin da piccola non ha trovato sbocco, Greco, e le è finita tutta in faccia, nel petto, nelle cosce e nel culo, posti dove passa presto ed è come se non ce l’avessi mai avuta.”

Limitare Lila a questo mi sembra troppo poco però l’impressione che dà è proprio questa.

Ma qual è l’amica geniale tra le due? Elena o Lila? Io avrei detto Lila, ma proprio lei stessa a un certo punto dice ad Elena:

“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”

Elena spesso vive in funzione di Lila, ogni cosa che fa gliela racconta e la rapporta in base alla sua amica, spesso cambia opinione su qualcosa proprio dopo averne parlato con lei, mentre Lila anche se sembra la più distaccata tra le due è capace di grandi gesti inaspettati di amicizia. Anche ad Elena ogni tanto viene il dubbio che Lila abbia agito in un certo modo proprio per far riavvicinare a lei la sua amica. Questa ambivalenza, questa simbiosi tra la narratrice Elena e l’amica Lila è bellissima da leggere e rende il libro fantastico. La Ferrante è stata incredibile nel creare questa dualità, questi due personaggi diversi ma uniti e non si può non essere curiosi di vedere cosa accadrà.

 

Una nota finale che non centra nulla però mi rese contenta: due anni fa trovai tutta la saga su Amazon al prezzo di un volume e sapendo che prima o poi l’avrei letto non ho esitato a prenderlo, quindi grazie Amazon 🙂

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